L’Oasi di Morigerati

Morigerati2-800

Un canyon ricoperto da lussureggiante vegetazione da visitare percorrendo un sentiero che si snoda dal centro storico lungo un ruscello con sorgenti, cascate, un antico mulino in pietra fino alla grotta dove si assiste alla risorgenza del fiume carsico Bussento. L’Oasi si trova all’interno di un Sito d’Importanza Comunitaria nel Comune di Morigerati (Sa). L’area si estende per circa 607 ettari all’interno del Parco Nazionale del Cilento e Vallo di Diano ed è anche nella lista mondiale dei Geoparchi. L’Oasi di Morigerati è un geosito “principale” per il rilevante fenomeno carsico. Morigerati è un antico borgo arroccato su un promontorio a 268 metri sul livello del mare. L’Oasi “Grotte del Bussento”, è stata istituita nel 1985, e rappresenta il progetto di conservazione più importante del WWF Italia. Il sentiero natura dell’Oasi inizia con un’antica mulattiera in pietra, in parte scavata nella roccia, da cui si ammirano vasti paesaggi montuosi. La parte alta del vallone, a nord ovest, è dominata da leccioroverellafrassino e carpino, mentre sul versante opposto, più esposto al sole, predomina la macchia maditerranea, composta da euforbia arboreaampelodesma e lentisco. Quattro fontane all’inizio del tragitto invitano a fare rifornimento, soprattutto in vista della risalita. Lungo il percorso sono presenti diverse aree attrezzate per la sosta e per l’osservazione, progettate per non recare disturbo alla fauna. Difficile vederli, nei boschi vivono animali elusivi come l’istrice, il gatto selvatico e il lupo.
Più facile scorgere il volo dei rapaci: uccelli rari come l’astore e il biancone, il gheppio, ilnibbio bruno, il nibbio reale e l’imponente corvo imperiale. Dopo una serie di tornanti, ecco la prima tappa del sentiero natura: un meraviglioso mulino in pietra di fine ‘700, simbolo di un tempo in cui l’uomo viveva e lavorava in simbiosi con la natura. Il mulino, restaurato e funzionante, sorge in prossimità di una sorgente da cui fuoriesce acqua in pressione, convogliata in un condotto carsico ed immessa nel fiume a cascata. La molitura è a ruota orizzontale, un sistema introdotto dai monaci greci basiliani che dai Balcani emigrarono nel Cilento intorno all’VIII sec. d.C., in fuga dalle lotte iconoclaste. Molti borghi cilentani sono nati intorno ai loro insediamenti e numerose sono le tracce del loro passaggio. I monaci orientali, inoltre, portarono a Morigerati la sacra icona di San Demetrio, martire di Tessalonica, che da allora è il protettore del paese.

L’altra bellissima tappa del sentiero natura è la stazione del muschio, la più importante dell’Italia meridionale, che si raggiunge costeggiando sorgenti, cascate, rapide e pozze.
Salici e ontani ricoperti di folto muschio regalano un paesaggio onirico che si ammira in doveroso silenzio, tra i profumi delle felci e delle cortecce, in un microclima nettamente più fresco rispetto a quello delle zone precedenti.

Nei pressi della stazione del muschio c’è l’ingresso alla spettacolare Grotta del Bussento, cosiddetta perché qui risorge il fiume Bussento, dopo oltre 4 km nelle viscere delle terra.
Si tratta dell’unico fiume dell’Italia peninsulare con un tragitto sotterraneo così lungo, iniziato nei pressi del vicino borgo di Caselle in Pittari, dove sparisce in un gigantesco inghiottitoio.