Il Vino aglianico

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I vitigni locali, introdotti ad Elea ed a Paestum dagli antichi colonizzatori greci, trovano nella natura argillosa-calcarea del terreno e nel clima locale le condizioni per esaltare tutte le loro caratteristiche. Già nel XVI secolo la bontà dei vini cilentani era oggetto di lodi: è famosa la descrizione che ne fece il bottigliere di papa Paolo III, Sante Lancerio “E’ un delicato bere l’ estate alli gran caldi e non ha pari bevanda la sera a tutto pasto….” 
Ogni vite produce pochi grappoli, all’interno dei quali le caratteristiche organolettiche vengono preservate ed esaltate. Il vino che se ne ricava è di qualità eccelsa, e si abbina perfettamente ai piatti tradizionali della cucina cilentana, oltre a suggerire inedite e suggestive combinazioni che, pur distaccandosi dal solco della tradizione, offrono una irrinunciabile offerta di sapori.
Due denominazioni enologiche della Regione Campania provengono dal Parco Nazionale del Cilento e Vallo di Diano. Si tratta della DOC Castel San Lorenzo e della DOC Cilento, prodotte dalla combinazione delle uve tradizionali con quelle più specificamente locali.